L’equipaggio formato da Patrizio Amen, Simone di Carmine, Leonardo Egidi, Ardi Musa, Gianluca Ricco e dagli educatori Alessandra Vincenti e Alessandro Giuliani è partito con destinazione Cagliari dove, dal 25 al 27 maggio 2018 sarà impegnato nelle regate veliche legate alla manifestazione nazionale dell’Unione Italiana Vela Solidale. Insieme alla vela anche il viaggio in aereo è un valore aggiunto e va considerato come un ulteriore approfondimento educativo dei ragazzi. Sono molti gli equipaggi che già hanno partecipato ad eventi e regate in tutta Italia fin dall’anno 2004, con Marelibera dal 2011 l’evento ha toccato i porti di Rimini, Isola d’Elba, Brindisi, Livorno e nel 2014 Catania (anche in quell’occasione l’equipaggio del Centro Socio Riabilitativo “Luigi Capotorti” aveva utilizzato l’aereo come mezzo di trasporto).
Il soggiorno, sostenuto da Asl di Viterbo, dal Comune di Tarquinia e dalla Cooperativa Alicenova, che ha lunga esperienza in questo campo, fa parte del progetto educativo “A Gonfie Vele”, svolto dal 2003 annualmente e a cadenza settimanale, in cui la barca a vela si presenta come strumento educativo. Andare per mare con la barca a vela significa soprattutto avvalersi di una cultura fondata sulle relazioni e quindi adatta a promuovere la conoscenza di sé interagendo con l’altro: la riuscita delle azioni che si compiono è fondata sulla sinergia di gruppo.
Riassumendo gli obiettivi generali del progetto vanno da uno sviluppo della cultura del mare alla maturazione di strumenti relativi all’autonomia personale, dalla sperimentazione del gruppo quale luogo di crescita e benessere, all’agevolazione nell’apprendimento di processi che vanno ad incrementare le competenze sociali e personali funzionali al recupero e all’inclusione sociale.
Gli stessi obiettivi possono essere ben delineati in tre grandi categorie: obiettivi tecnici, obiettivi cognitivi e obiettivi relazionali. Nello specifico il lato tecnico è quello in cui l’equipaggio impara a muoversi sul ponte, sottocoperta e come stare alle manovre; l’obiettivo relazionale serve ad incrementare le relazioni significative nel gruppo dei pari con uno sguardo alla vita collettiva che impone di riconoscere le norme e rispettarle. Infine l’obiettivo cognitivo quale momento in cui portare alla luce la percezione del vissuto, la rielaborazione del vissuto riconoscendo il proprio stato d’animo, la comunicazione del proprio stato d’animo e il riuscire a prendere decisioni condivise in gruppo e dal gruppo.
Un ulteriore elemento della crescita educativa è dato dagli aspetti della quotidianità, i ragazzi infatti dovranno fare la spesa, cucinare, pulire e gestire le proprie cose, programmare la giornata in base alle esigenze di tutti: cosa fare e come viene concordato dal gruppo.
All’equipaggio il nostro augurio: Mare calmo e vento in poppa!!!