Sabato 18 maggio, presso lo Spazio Attivo Lazio Innova di Viterbo, si è parlato di inclusione sociale in occasione della giornata conclusiva di due progetti finanziati dalla Regione Lazio, uno rivolto a giovani in condizioni di fragilità socio-economica e uno rivolto a persone con disabilità e disagio psichico.
Il primo, FUORI DAL LABIRINTO, promosso da Alicenova, Fattorie Solidali e Consorzio Parsifal, è nato per favorire l’inclusione sociale attiva di 15 giovani dai 18 ai 29 anni che vivono una precaria condizione socio-economica a contrasto di forme sempre più crescenti di disagio giovanile. Le attività del progetto si sono concentrate sulla creatività; applicata all’artigianato, alla grafica, alla fotografia e alla realizzazione e montaggio video, con la produzione finale di un cortometraggio.
Il secondo, PROGETTIAMO IL FUTURO, promosso da Alicenova, Fattorie Solidali, Fondazione Oltre Noi e Consorzio Parsifal, è stato rivolto a un gruppo di 15 giovani con disabilità e disagio psichico tra i 18 e i 35 anni residenti nella Regione Lazio, per favorire la loro l’inclusione sociale attiva attraverso la realizzazione di azioni plurime integrate, al centro delle quali ci sono le persone, le famiglie e i contesti di vita. Grazie all’esperienza sull’agricoltura sociale della cooperativa, i partecipanti sono stati accompagnati in un percorso di formazione pratica e teorica sull’agricoltura biologica.
La mattina di lavori è stata aperta da Andrea Spigoni, presidente di Alicenova, e da Alessandra Troncarelli, assessore ai Servizi Sociali della Regione Lazio, che ha sottolineato l’importanza di dare continuità e più ampio respiro a progetti così innovativi, progetti che conciliano le politiche sociali con quelle della formazione e del mondo del lavoro. Presenti anche il Sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, e Antonella Sberna, assessore alle politiche sociali del Comune di Viterbo, Maurizio Casciani, per conto della Fondazione Oltre Noi, la dott.ssa Monica Sica, psichiatra dirigente medico SERT ASL Roma 4 di Capena, il dott. Marco Marcelli, direttore della TSMREE e del Disabile Adulto, e la dott.ssa Teresa Sebastiani, dirigente medico della NPI e referente tecnico della UOC Disabile Adulto, questi ultimi hanno sottolineato come, per dare risposte efficaci alle esigenze di integrazione, formazione e lavoro di utenti con disabilità adulta, sia auspicabile costituire tavoli di incontro tra gli attori che a diverso titolo si occupano della persona con fragilità. Il dott. Sergio De Paola, Responsabile della Domanda/offerta del SILD di Viterbo, ha raccontato il percorso dei partecipanti ai progetti nella fase di avvicinamento al mondo del lavoro.
Particolarmente formativi gli interventi della dott.ssa Marcella Oddi, sull’utilizzo dell’ICF nella valutazione e costruzione del progetto di intervento e della dott.ssa Viviana Ruggeri, ricercatrice sociale ed esperta delle politiche pubbliche, sulla valutazione dell’impatto sociale dei progetti.
Progetti di questo tipo accolgono la grande sfida di orchestrare e costruire un lessico comune tra realtà contigue e diversificate quali i servizi socio-sanitari, la cooperazione sociale, il mondo del volontariato, il collocamento, le aziende e le associazioni di familiari al fine di immaginare percorsi innovativi per rispondere alla necessità di integrazione e lavoro delle fasce più deboli, rendendole protagoniste attive del proprio progetto di vita.
La giornata si è conclusa con la consegna degli attestati ai ragazzi che hanno partecipato al percorso formativo e un buffet di fine lavori organizzato con i prodotti Sémina, prodotti dell’agricoltura sociale delle cooperativa Fattorie Solidali e Alicenova.