Lo scorso 9 maggio, presso lo Spazio Attivo di Lazio Innova di Viterbo, si è tenuto l’incontro di restituzione dell’esito del progetto Arcipelago. Il progetto, promosso e finanziato dalla Regione nel 2021, nasce con l’obiettivo di creare, nel Lazio, 4 centri polivalenti dedicati a giovani adulti con disturbi dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi. Nella provincia di Viterbo e Rieti è stato gestito da una ATS formata da: Cooperativa sociale Alicenova, capofila del progetto, Consorzio il Cerchio, le cooperative sociali Nemo, Gea, Zoe, Fattorie Solidali e la Fondazione Oltre Noi Onlus. La funzione di questi centri è quella di favorire l’inclusione sociale, formativa e lavorativa attraverso dei percorsi personalizzati che possano migliorare la qualità della vita.
Nel corso della mattinata, l’equipe di Arcipelago, ha condiviso i soddisfacenti risultati ottenuti in questi due anni e mezzo di lavoro e l’impatto sociale generato dal progetto sui territori e sulle famiglie coinvolte.
Tanti gli interventi professionisti coinvolti, moderati dal presidente di Alicenova Andrea Spigoni, tra cui anche quello dell’assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio Massimiliano Maselli che ha detto: “La fase di sperimentazione di questo progetto deve proseguire” e ancora “diventando concreta e strutturale nel nuovo piano sociale, mettendo sempre di più la persona al centro. L’intuizione e l’innovazione di questo progetto è dettata principalmente non solo da un’attenzione diversa, dalla progettazione e dal coinvolgimento delle famiglie, ma dalla formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro.”
Sentita è stata anche la partecipazione di commercianti, associazioni e aziende che, in qualità di partner del progetto, hanno accolto i beneficiari nei percorsi di inclusione in un contesto socio-lavorativo. A raccontare la loro esperienza erano presenti le famiglie dei ragazzi, il direttore del McDonald’s di Viterbo e il presidente di Viterbo Con Amore, hanno condiviso la propria esperienza sottolineando come l’opportunità di accogliere questi ragazzi abbia dato loro la possibilità di esprimere il proprio potenziale, di formarsi in un contesto sociale migliorando la loro vita sociale.
Oggetto di riflessione sono state anche le sfide nell’attuazione del progetto, influenzate non solo da fattori sociali ma anche dalla complessità nel raggiungere determinate aree territoriali. A conclusione dell’incontro, Spigoni ha aggiunto: “Il nostro compito, come cooperativa sociale, è semplificare questi percorsi, eliminando le barriere che li ostacolano.”